Barcellona: in giro con un libro nello zaino

Consigli: i posti migliori dove passare del tempo con un buon libro

A Barcellona si sta bene e puoi fare un po’ tutto quello che ti va.
Il sole ti scalda, il mare ti coccola, il cielo ti abbraccia, il cibo ti appaga, le strade ti prendono per mano, ti fanno fare una giravolta e ti aiutano a perderti.
Una città così bella ed eclettica regala anche angoli speciali dove prendersi del tempo in compagnia di un buon libro.
Qualche consiglio sui posti migliori dove leggere.

Partiamo “dall’alto verso il basso”.

Montjuic
Sali, sali e ti ritrovi circondato da un piacevole silenzio e immerso nella natura. Un bel panorama sul porto. Sentieri da percorrere per contemplare la città da più angolazioni e tanti alberi che ti osservano dall’alto e, se fa caldo, ti rinfrescano. Rifugio ideale.
Si può raggiungere con un bus oppure con la funivia, esperienza davvero consigliata per passare qualche minuto sospesi sul mare!

 

Parc de la Ciutadella
Come tutti i parchi anche questo si presta a momenti di relax e di lettura. Meglio fermarsi all’ingresso, parte decisamente più rilassante, mettersi comodi sul prato oppure su qualche panchina. La zona del laghetto, dove volendo si può fare un giretto in barca, e quella della cascata monumentale sono generalmente più frequentate e quindi molto (molto) più caotiche anche se vale la pena fare due passi da quelle parti.

 

Plaça de l’Universitat
Posto ideale per darsi un appuntamento e anche punto di incontro per gli appassionati di skate. Grande spazio sotto il sole (meglio frequentarlo quando le temperature sono più miti) che offre lunghe panche di marmo dove sedersi, aprire il libro e ogni tanto alzare lo sguardo e ammirare le evoluzioni con lo skate.
Forse un po’ rumorosa e con tante distrazioni ma è una sosta consigliata.

 

La Barceloneta
Ultima tappa, forse quella più scontata ma anche la più adatta: un buon libro sdraiati in spiaggia vista mare.
Una distesa di sabbia molto lunga dove si può facilmente scegliere la postazione migliore per immergersi nella lettura. Se il sole è particolarmente caldo, l’ideale è una pausa rinfrescante in mare.

 

Questi sono solo alcuni suggerimenti perché si sa, quando si è in compagnia di buon libro, ogni posto è perfetto per aprirlo e lasciarsi rapire dalle storie che racconta.

 

 

Una chiacchierata con Lilli Luini

Una chiacchierata con Lilli Luini, autrice di diversi romanzi noir.

Ecco di che cosa abbiamo parlato: libri e stati d’animo.

 

 

Hai pubblicato diversi libri, la maggior parte con Maurizio Lanteri. È curioso immaginare come si scrive un romanzo a quattro mani. Da che cosa partite? Come lo sviluppate?

La partenza è sempre da un’idea, in genere una situazione in cui si mette un personaggio. Non so spiegare come accada, ma all’improvviso è lì, e ti sta parlando. Quando si scrive in due, quello che ha avuto l’idea la espone all’altro, che a sua volta comincia a pensarci. Se ne parla, prima di cominciare, è un processo che può durare del tempo, finché si è entrambi convinti che la storia c’è e può svilupparsi. Con Maurizio Lanteri, abbiamo sempre scritto in tempi diversi, lui al mattino e io alla sera, ognuno leggeva quello che aveva scritto l’altro e proseguiva. E naturalmente se ne parlava molto, al telefono, e spesso da questi dialoghi nascevano le idee migliori per la storia.

 

Sono i luoghi che ti danno l’ispirazione per le vicende che racconti? La Liguria fa da cornice a molti tuoi romanzi.

La Liguria è la terra di Maurizio, è molto legato ed è naturale per lui ambientare le sue storie. Io ormai la conosco abbastanza bene e l’ho sempre trovata molto adatta al genere noir. Quando scrivo da sola, invece, spazio in luoghi diversi, e a volte l’idea si presenta già ambientata e non c’è verso di spostarla da quell’orizzonte.

 

Tra i tuoi libri, ce n’è uno (o più) al quale sei più affezionata? Per quale stato d’animo lo consiglieresti? Noi abbiamo inserito Bruja, un noir avvincente, per chi si sente enigmatico.

Sicuramente amo molto Non tornare a Mameson, che molti ritengono il nostro libro migliore. È un noir molto dark, gotico potrei dire, con un personaggio, una ragazza, che mi è entrata nel cuore quasi fosse una figlia. Lo consiglio, oltre a coloro che amano il genere, a chi si sente misterioso oppure profondo.
Poi naturalmente sono affezionata al mio primo romanzo da sola, Tre giorni prima di Natale, perché nasce sulla prima idea/situazione a cui decisi di dare forma. Si affacciò molto tempo fa, ma è uscito in marzo: ebbene sì, è stata lì aspettarmi per oltre quindici anni. Come mood direi enigmatico, perché pone degli enigmi al lettore, ma fa anche compagnia sotto l’ombrellone.

 

Ci sono dei libri che lasciano il segno e che ti spingono ad intraprendere una determinata strada. Ci racconti quali sono i tuoi? Per quali mood?

Un solo libro mi ha aiutato a intraprendere una strada ed è On writing di Stephen King, senza il quale non avrei mai scritto una riga. Prima di leggerlo non sapevo che un romanzo si potesse scrivere a partire da una situazione, e nemmeno che i personaggi vanno lasciati agire e seguire la loro storia.
Al contrario, di libri che mi hanno aperto la mente, costringendomi a rivedere le mie opinioni anche su me stessa, ce ne sono stati così tanti che non potrei elencarli tutti. Mi limito perciò all’ultimo, finito una settimana fa. Il tempo di una canzone, di Richard Powers, oltre 900 pagine che si snodano tra il 1939 e il 1995. Lo metterei sicuramente nel mood Open your mind, perché ero convinta di sapere e di capire che cosa fosse il razzismo, e invece non sapevo e non capivo nulla.

 

Grazie Lilli per la tua disponibilità!

 

Intervista flash: Giuseppe Culicchia x YesMood

 

Domanda&Risposta con lo scrittore torinese Giuseppe Culicchia, l’autore di Tutti giù per terra, Torino è casa mia, Brucia la città, Il cuore e la tenebra, solo per citarne alcuni.

 

Come stai passando questo periodo di quarantena?
Leggo, guardo film, cucino, più o meno come tutti, e scrivo. Sto rivedendo le bozze di un libro che uscirà a breve, pandemia permettendo.

 

Scegliendo uno dei tuoi libri al quale sei più legato, che mood assoceresti?
Sicuramente Il cuore e la tenebra con il mood tenebroso.

 

Libri che ti restano nel cuore, per sempre. Qual è il tuo e per quale mood?
Fiesta di Hemingway per gli innamorati.

 

Prime righe di un nuovo libro. Da che cosa parti?
Parto sempre da un’immagine.

 

Grazie mille per i consigli di lettura!