
Aspettando Bojangles
Ho chiuso il libro e ho ascoltato Mr Bojangles di Nina Simone. È davvero così: triste, malinconica, bella e ballabile, tutte queste cose insieme. È la colonna sonora di questa famiglia bizzarra e romantica vista attraverso gli occhi del figlio che racconta la vita da romanzo con i suoi genitori.
Vivono tra Parigi e la Spagna con Damigella Superflua, una gru con tante piume portata a casa da un viaggio, una delle loro tante stranezze.
Organizzano feste, bevono cocktail tutto il giorno, ballano fino al mattino, si circondano di amici e personaggi stravaganti che ricordano le affascinanti atmosfere alla Fitzgerald.
Sono folli e contagiosi, di una follia talmente intensa che sfocia in tormento.
Il papà, con la sua pettinatura da cavaliere prussiano, si diverte a mentire e inventa storie fantastiche chiamando la moglie ogni giorno con un nome diverso, lei che è sbarazzina, stravagante, a tratti infantile, con occhi verdi e deliranti che nascondono “remote fratture dell’anima”.
Aspettando Bojangles si legge in poco tempo con un inevitabile coinvolgimento. Una danza di emozioni che si alternano tra risate e qualche lacrima.