La buona società

“La buona società” è un bel libro, il primo di Amor Towles, con una bella copertina.

 

È il 4 ottobre 1966, Katey Kontent e il marito Val sono alla mostra del fotografo Walker Evans a New York. Tra i ritratti esposti, Katey viene catturata da un volto, che riconosce: si tratta di Tinker.
Improvvisamente i pensieri di Katey tornano al passato, al 31 dicembre 1937, la notte in cui lei e la sua compagna di stanza, Evelyn Ross, conobbero Theodore Grey, per gli amici Tinker. Per Katey e Eve sedute al tavolo dell’Hotspot, un night club nel Greenwich Village, fu “un’apparizione”. E proprio Tinker, che rimarrà legato prima ad una e poi all’altra in modi differenti, aprirà loro le porte della “buona società”.

Nuove conoscenze e compromessi per arrivare a toccare la felicità: ne vale davvero la pena? In qualche modo tutti i personaggi del libro si trovano di fronte a questa domanda.

 

Il 1938 resterà per Katey l’anno di svolta: “Avere anche un solo anno in cui ci vengono offerte delle scelte che possono cambiare le nostre condizioni, il nostro carattere, la nostra rotta, è già una grazia di Dio. Ed è una cosa che deve avere il suo prezzo”.

 

Quando entra in gioco il destino puoi decidere se contrastarlo, a volte inutilmente, oppure puoi lasciarti andare e vedere dove ti porta.