
La fine è il mio inizio
Una sorta di magia avvolge i racconti di Terzani, una sensazione che non riesci a comprendere chiaramente, che ti accompagna fino alla fine e non ti abbandona nemmeno dopo.
È una sensazione di ammirazione ma con un fondo di disagio, difficile da decifrare, che necessita di tempo ma soprattutto di onestà e coraggio per essere compresa a fondo.
Capisci allora che quella leggera fitta che ti stringe delicatamente lo stomaco l’hai provata molte volte in passato ma l’hai sempre soffocata; riesci a riconoscerla è malinconia.
Malinconia per tutte le scelte che non hai mai avuto il coraggio di fare, per le strade che non hai deciso di percorrere e per tutti i sogni che hai rinchiuso nel cassetto.
Una vita vissuta così intensamente come quella di Terzani ti spinge a fare un bilancio della tua, a tirare le somme tra desideri e compromessi e a contare quanto tempo hai passato inseguendo sogni che non ti appartenevano.
Allora capisci che hai ancora tempo, quella piccola fitta scompare e lascia spazio ad una sensazione di serenità.
Perché sai che puoi ancora cambiare le cose, puoi ancora scegliere di essere te stesso.