Niente di vero

Niente di vero

Niente di vero è un bel titolo e anche un bel gioco di parole.

 

Veronica: Vero per gli amici, Verika per mamma Francesca, Oca per suo papà (non per offenderla, un soprannome che arriva da lontano). È sempre lei.

Parte dall’inizio e racconta emozioni, perdite, relazioni, e lo fa molto bene, in modo libero, ironico e senza filtri. Parla del rapporto con il fratello, anche lui scrittore, con il quale durante l’infanzia trascorreva le giornate ad annoiarsi, del legame con i genitori, la madre molto ansiosa e con l’abilità di rintracciare i figli ovunque (anche nei posti più improbabili) e il padre nervoso e costruttore compulsivo di muri; le amicizie, l’amore e le esperienze.

 

C’è veramente di tutto, con un stile diretto ma anche piacevole e coinvolgente, che aiuta un po’ a perdere le coordinate.

 

La maggior parte dei ricordi ci abbandona senza che nemmeno ce ne accorgiamo; per quanto riguarda i restanti, siamo noi a rifilarli di nascosto, a spacciarli in giro, a promuoverli con zelo, venditori porta a porta, imbonitori, in cerca di qualcuno da abbindolare che si abboni alla nostra storia. Scontata, a metà prezzo”.

 

 

 

Autore:
Veronica Raimo
Lingua:
Italiano