Seimila gradi di separazione

Seimila gradi di separazione

Se ci si immerge c’è più confusione, se pian piano ci si allontana e si osserva dall’alto, si distinguono i fili che uniscono i vari racconti che si intrecciano.
Ci si può sentire subito smarriti ma basta poco per abbandonare questa sensazione e apprezzare le sfumature che fanno la differenza; suggerimento: fate caso, per esempio, ai nomi delle vie.

 

Il denominatore comune è il disagio, tra storie di strada, alcune ambigue e losche, altre spietate e altre che fanno emergere sentimenti di inadeguatezza e forse anche solitudine, come suggerisce il titolo.

C’è anche una buona dose di surrealismo che non guasta mai.
Preparatevi a qualche sana risata, altro ingrediente che rende tutto più frizzante e più piacevole.

 

Sono sicura che andrete avanti molto curiosi chiedendovi: “ma come andrà a finire?”.

 

 

 

 

Autore:
Bruno Ventavoli
Lingua:
Italiano