
Augustus
Questo romanzo, che si colloca a ridosso della linea che separa il possibile dal reale, è la dimostrazione di come la grande letteratura possa accompagnare la verità storica, integrandola in modo verosimile.
John Williams qui ricostruisce momenti significativi della vita di Ottaviano: quella pubblica con i trionfi, le responsabilità, le trappole; quella privata fatta di solitudini, nostalgie, interrogativi che cadono nel vuoto – ed è soprattutto qui che il romanzo tocca vette sublimi. Tutto questo avviene immaginando documenti ufficiali, diari (intenso e meraviglioso quello della figlia Giulia), corrispondenze pubbliche e private, memorie in cui si intrecciano le voci più significative di quel tempo, a ricordarci che la storia è storia di donne e di uomini, di ideali, dolori, sogni, amori, sacrifici.
In tanti libri, le parole sono le stesse che consumiamo nella comunicazione quotidiana, ma nella grande letteratura la parola si eleva, illumina, libera significati profondi, possibili verità; in questo suo trasfigurarsi, quasi non ti sembra di riconoscerla, e arrivi all’ultima pagina rapito, frastornato.
Amico, leggi questo libro: non te ne pentirai.