Il Porto Sepolto

Il Porto Sepolto

“Col mare mi sono fatto una bara di freschezza”

 

Nelle trincee della prima guerra mondiale, scrivendo su piccoli ritagli di giornali, carte di caramelle e quant’altro fosse disponibile, Ungaretti, costretto a concentrare i suoi pensieri in pochissime parole, inventa un nuovo modo di fare poesia.

 

Le parole non sono più solo lettere messe in fila ma diventano immagini, suoni, odori e ricordi.

 

Le parole prendono vita ed ogni sua poesia diventa uno stato d’animo.

 

 

Autore:
Giuseppe Ungaretti
Lingua:
Italiano