
Il morso della vipera
Nella Torino del 1935 il futuro di una bella ragazza come Anita Bo è già scritto: sposa dell’aitante Corrado e presto mamma. Sarebbe tutto così semplice…ma Anita non ci sta. Presa dal panico per la proposta di matrimonio, decide di andare controcorrente e di fare quello che, in quegli anni, nessuna ragazza – o comunque poche – della sua età avrebbe fatto: lavorare prima di sposarsi.
Ed eccola dattilografa per “Saturnalia”, la rivista che pubblica gialli americani tradotti dallo scrittore Sebastiano Satta Ascona. Un mondo completamente nuovo, lontano da quello imposto dal regime (che tra l’altro lei non approva) che l’appassiona sempre di più.
Un po’ ribelle e anche coraggiosa, soprattutto per il periodo storico in cui è ambientato il libro, Anita convince Sebastiano ad indagare su un assassinio accaduto anni prima e, come i detective più brillanti delle storie americane, risolvono il caso. Come possono fare perché la verità venga a galla?
Dopo Vani Sarca ecco un altro personaggio fresco e spontaneo per il quale si prova subito simpatia e alla fine ci si affeziona.
Alice Basso non delude mai!